VIA D’USCITA

Dopo È davvero colpa mia? e barbaBLU Associazione Theao – in collaborazione con TeatroOK e Rete Antiviolenza Adda Martesana V.I.O.L.A. – torna ad occuparsi di violenza contro le donne con un nuovo progetto di sensibilizzazione: VIA D’USCITA, lettura scenica in due atti.

VENERDI’ 25 NOVEMBRE 2022
Teatro Trivulzio (Piazza Risorgimento 19), Melzo
Ore 21.00, ingresso libero

SABATO 26 NOVEMBRE 2022
Autharit (via Locatelli 19), Fara Gera d’Adda
Ore 21.00, ingresso libero

«La tematica inerente la violenza di genere mi è sempre stata a cuore, nel senso che mi sempre interessato comprendere i processi che la innescano, in quanto non sono mai riuscita a farmene una ragione e ad accettarli come atti del normale vivere quotidiano – spiega Giusy Lioi, che si è occupata della drammaturgia del testo -. Tutto ciò mi ha portato a volermi documentare sempre più, anche perché ogni storia di violenza sembra essere la fotocopia delle altre e nulla sembra riuscire a fermarle prima della tragica fine.

Ecco, questo, proprio questo mi ha fatto incontrare “La storia della povera Cesira – una tragedia femminile nell’Ottocento cremonese” di Soroptimist International d’Italia – Club di Cremona, storia realmente accaduta, che una volta letta, mi ha colpita in quanto le dinamiche che hanno innescato le violenze, messe in campo dal marito e altri parenti, sono le medesime di oggi, segno che l’animo umano non è poi così cambiato.

Mi sono sentita quasi in dovere di raccontare questa storia nel linguaggio che, seppur ancora acerbo, mi sento di esprimere, che è la scrittura teatrale. Il processo seguito è stato quello della primaria documentazione in merito alla storia realmente accaduta  a Cesira, anche attraverso i documenti dell’epoca, trasformando poi il tutto in un linguaggio teatrale, cercando di dare un senso anche logico a tutti gli accadimenti, toccando seppur brevemente, anche tematiche inerenti il lavoro nella filanda e le sue condizioni nella città di Cremona, oltre ai primi passi del sindacato di allora, il tutto per far meglio comprendere il contesto sociale in cui era inserita la vita di Cesira.

Questa storia però non poteva essere solo raccontata, era doveroso nei confronti di Cesira, proprio per dare un senso alla sua tragica storia, confrontarla con una storia attuale che seppur con le medesime dinamiche riesce ad ottenere un finale diverso, una via d’uscita, grazie alla presenza dei centri antiviolenza, forze dell’ordine e amiche che hanno gli occhi ben aperti sugli eventi e non si voltano dall’altra parte, ma sono presenti e si mettono in gioco in prima persona.

Forse proprio quello che ognuno di noi dovrebbe fare per cambiare il finale delle storie di violenza presenti tutt’oggi nel nostro vivere quotidiano. Questo confronto di vite non vuole certamente dare delle risposte, ma piuttosto far si che ognuno di noi si ponga delle domande di fronte alla tematica della violenza di genere e trovi il proprio  modo di rapportarsi con esse».

ATTO I

via d'uscita

Liberamente tratto da “La storia della povera Cesira – Una tragedia femminile nell’Ottocento cremonese” – Soroptimist International d’Italia Club Cremona

Il primo atto è ambientato nel sodalizio delle operaie filatrici di Cremona nel settembre 1889, dove le amiche di Cesira raccontano la storia della sua tragica vita, fatta di violenze subite di continuo da parte del marito e dei parenti a lui vicini.

ATTO II

In collaborazione con Rete Antiviolenza Adda Martesana V.I.O.L.A.

Il secondo atto è ambientato ai giorni nostri, dove tre amiche di Sara raccontano la storia della sua vita, che grazie anche al loro intervento non finirà tragicamente. Le dinamiche delle violenze subite per entrambe le storie sono le medesime, nonostante sia passato più di un secolo. Oggi però una maggiore corresponsabilità da parte di tutti può fare la differenza, al punto di evitare il peggio.

Nel testo viene anche citato un questionario per il riconoscimento della violenza, sia fisica che psicologica, disponibile sul sito di Regione Lombardia nell’ambito del progetto Non sei da sola.

PERSONAGGI e INTERPRETI

ATTO I

Cesira Ferrari – filatrice amica di Santa, Maria e Rachele (Chiara Cravotto)
Santa – filatrice amica di Cesira, Maria e Rachele (Francesca Testa)
Maria – filatrice amica di Cesira, Santa e Rachele (Mara Montanari)
Rachele – filatrice amica di Cesira, Maria e Santa (Cristina Negri)

ATTO II

Sara – amica e collega di Ilaria, Elena ed Ilaria (Arianna Ascione)
Anna – amica e collega di Ilaria ed Elena (Silvia Ferrari)
Ilaria – amica e collega di Anna ed Elena (Stefania Oliviero)
Elena – amica e collega di Anna ed Ilaria (Micaela Casati)