Lunedì 25 Novembre è andato in scena, in occasione della Giornata Mondiale per l’eliminazione della violenza contro le donne, presso la Sala Vallaperti (Palazzo Trivulzio, via Dante 2 – 20066 Melzo MI) un importante appuntamento: “E’ davvero colpa mia?”, una serata teatrale di riflessione sul tema della violenza domestica e sul femminicidio, per accendere ancora una volta i riflettori su un problema grave, che da qualche tempo a questa parte sta assumendo i contorni di una vera e propria emergenza sociale.
Perchè la violenza contro le donne in gran parte si consuma nel luogo in cui una persona dovrebbe essere più al sicuro. Le mura domestiche. La propria casa. Spesso in maniera subdola, invisibile, senza lividi. La chiamano ‘troppo amore’, ‘gelosia’, ‘brutto carattere’, ‘raptus’. Invece è ‘desiderio di possesso’, ‘mancanza di rispetto’, ‘lucida rabbia’.
Sono tantissime, troppe le donne che dall’inizio di quest’anno sono state picchiate, insultate, stuprate, perseguitate e anche uccise, dai propri partner, fidanzati, mariti o ex che siano. Troppo spesso le donne si accollano colpe non loro, pensano di essere inadeguate, di meritare in qualche modo la violenza che – fisica o psicologica – viene commessa contro di loro.
Nel corso della serata, con testi tratti da “Il buio oltre la porta” di Nicoletta Sipos, “Ferite a Morte” di Serena Dandini e “Casa di Bambola”di Henrik Ibsen, si è cercato con il teatro di dar voce a chi non riesce a farsi sentire, a chi non ha il coraggio di denunciare, a chi lancia segnali di aiuto che restano inascoltati, ma anche a chi purtroppo non c’è più. Con uno spiraglio di speranza, perchè la domanda “E’ davvero colpa mia?” è il primo passo per riuscire, un giorno, a liberarsi dall’inferno.
Sulla scalinata di Palazzo Trivulzio, che conduce alla Sala Vallaperti, sono state disposte scarpe rosse, a rappresentare le donne, vittime di violenza. Il rimando è all’installazione della creativa messicana Elina Chauvet “Zapatos Rojos”, realizzata per la prima volta nel 2009 a Ciudad Juárez, città di frontiera nel nord del Messico dove, a partire dal 1993, centinaia di donne vengono rapite, stuprate e assassinate. L’installazione è presto diventata un simbolo, ed è stata ripetuta con successo in tutto il mondo. Per dire un ‘basta’ forte e unanime alla violenza di genere. Durante la serata è stata allestita anche la mostra fotografica itinerante “MI VEDI FRAGILE?” della Fondazione Padri Somaschi.
Serata organizzata da ASSOCIAZIONE THEAO, con il contributo del COMUNE DI MELZO, FOND. PADRI SOMASCHI, FOND. TUENDALEE, ANPI, ASSOCIAZIONE COMMERCIANTI Mandamento di Melzo. Un grazie per la collaborazione a dr.ssa Giovanna Canegrati – Psicologa c/o Centro di psicologia Seta” Bussero (Mi), alla dr.ssa Daniela Madera – avvocato di diritto di famiglia e alla pianista Raffaella Belloni.
RASSEGNA STAMPA
Gazzetta della Martesana
Comune di Melzo
Provincia di Milano
Unione Concommercio Milano
Zero Violenza Donne
PER APPROFONDIRE
I DATI 2013 SUL FEMICIDIO
MAPPA DEI FEMICIDI
“Quando ci siamo lanciati nell’organizzazione di questo evento mai avremmo pensato di ottenere questo risultato: una serata piena di emozioni, da parte nostra, e da parte di tutti i – tantissimi – partecipanti. Se anche voi c’eravate, condividete il vostro pensiero con noi via mail o nei commenti qui sotto!” – ASSOCIAZIONE THEAO